l’inchiesta-toti-coinvolge-forza-italia:-indagati-per-mafia-due-dirigenti,-fedelissimi-del-coordinatore-lombardo

I fratelli Testa sono accusati di aver promesso posti di lavoro e alloggi popolari in cambio di voti per agevolare il clan Cammarata. Entrambi hanno incarichi di vertice in provincia di Bergamo. Il partito li sospende e si dichiara estraneo. I legami con Alessandro Sorte, leader della corrente Fascina

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